The Journey è uno strumento per promuovere un’espansione di consapevolezza volta a facilitare un ricollegamento con la saggezza che si annida in ognuno di noi, in grado di indicarci la strada per vivere una vita più autentica e piena. Ideato da Brandon Bays, è stato sperimentato ad oggi con vantaggio da migliaia di persone in tutto il mondo.
Durante una seduta si lavora ad occhi chiusi, si viene accompagnati in una visualizzazione guidata che favorisce un profondo rilassamento e un contatto con il proprio spazio interiore, rimanendo sempre vigili e in dialogo con la persona che guida.
Nella prima fase si prende contatto con emozioni bloccate che se vengono accolte senza porre resistenza, potranno essere il punto di accesso ad una dimensione più luminosa, dove è possibile lasciare andare vecchie memorie e modelli di pensiero condizionanti.
Nella seconda fase, detta di “svuotamento”, ci si confronta con la situazione che ha dato luogo al disagio evocato, e grazie al contatto con le risorse precedentemente richiamate, si osservano le dinamiche che hanno generato sofferenza da una nuova prospettiva, riuscendo così a raggiungere una più profonda accettazione e l’abbandono di eventuali risentimenti.
Nell’ultima fase, avviene l’integrazione dell’esperienza interiore vissuta. La persona viene guidata a riprendere gradualmente contatto con la realtà contingente, nella consapevolezza che il processo che è stato messo in moto continuerà nel tempo a produrre i suoi effetti.
Lingua: italiano, tedesco e inglese
Dove: Nel DOJO del LAB, presso gli spazi di Area 302, in via Cadepiano 18, a Barbengo.
Quando: Su appuntamento
Durata: Non ci sono due sessioni uguali, ogni sessione è adattata alle tue esigenze e può durare fino a 120 minuti. Dopo la sessione consiglio vivamente di considerare almeno due ore di riposo.
Contributo: 180 fr. per una pratica singola, oppure 480 fr. per un ciclo di 3 incontri.
Conduce: Manuela Canova, accredited The Journey Practitioner.
Osservazione:
Il LAB è una struttura privata le cui attività si svolgono unicamente in incontri individuali, o tra piccoli gruppi di persone che si conoscono e sono note all’organizzatore. La natura delle pratiche proposte non è compatibile con l’uso delle mascherine.